Spesso attraverso questo blog o la pagina facebook “Il Mestiere di Scrivere”, che oggi conta più di 333.000 iscritti, ci vengono richiesti consigli di lettura, soprattutto nei mesi estivi quando il tempo è maggiore oppure per fare un regalo a un figlio o a una fidanzata. Ma come si fa a consigliare un libro a qualcuno che non si conosce? Se non partendo dalla presunzione che esistano cose belle per tutti e per tutti necessarie.
Quindi, superando un certo scetticismo, eccovi i nostri consigli per agosto:
Eraldo Affinati, “L’uomo del futuro”, Mondadori editore: una viaggio nell’esistenza “breve e fulminante” di Don Lorenzo Milani che cerca di ricomporre l’eredità di questa grande figura spirituale ed intellettuale del Novecento italiano. Una tappa fondamentale della nostra storia ricostruita con straordinaria lucidità intellettuale e partecipazione. Fondamentale.
Maurizio Maggiani, “Il romanzo della Nazione”, Feltrinelli Editore: libro di commovente lirismo e partecipazione al grande movimento della storia attraverso gli occhi degli ultimi e degli umili, dei vari personaggi della famiglia dello stesso scrittore immersi dentro la grande vicenda della Nazione e il flusso della Storia, gente “che sognava mentre lavorava e quello che avrebbero fatto con il proprio lavoro era la loro utopia”. Struggente.
Orhan Pamuk, “Istanbul”, Einaudi Editore: una viaggio del Premio Nobel della letteratura nella sua città, vista dentro la sua innegabile ambiguità e seduzione, dentro le sue contraddizioni e le sue aspirazioni tra tradizione e modernità. Libro importantissimo e di straordinaria attualità. Suggestivo.
Stefan Zweig, “Balzac”, Castelvecchi Editore: per gli amanti della scrittura e delle biografie degli scrittori, questo libro rappresenta l’esempio più alto di questo genere. Da leggere come un romanzo, ricostruisce la vita del grande scrittore francese, padre del romanzo moderno, con partecipazione e furore documentaristico. Imperdibile.
David Foster Wallace, “Una cosa divertente che non farò mai più”, Minimum Fax: un capolavoro di comicità e scrittura, un vero dono del grande e rimpianto scrittore americano, attraverso un semplice reportage narrativo di una crociera extralusso ai Caraibi. Da morire dal ridere.
Rispondi