Ognuno di noi cammina in un certo modo, ha un suo modo di vestire, di gesticolare e di sedersi. Questo ci caratterizza come esseri umani timidi, scontrosi, ansiosi, ecc. Quando descriviamo fisicamente un personaggio, bisogna tener presente che attraverso il suo modo di vestirsi e di camminare possiamo rivelare le sue caratteristiche sociali e psicologiche. Un uomo timido camminerà con la testa bassa e quando parlerà terrà le mani in tasca, uno ansioso gesticolerà eccessivamente e cercherà ossessivamente lo sguardo del suo interlocutore, temendo di non essere ascoltato.
Honoré de Balzac era un maestro in questa tecnica narrativa, come in questa fulminante descrizione tratta da “Papà Goriot”:
“Il signor Poiret era una specie di essere meccanico. Nel vederlo allungarsi come un’ombra grigia lungo il viale del Jardin des Plantes, la testa coperta da un berretto floscio, reggendo, appena, in mano, il bastone dal pomo d’avorio, lasciando svolazzare le falde sciupate della finanziera che mal nascondeva i pantaloni quasi vuoti e le gambe ricoperte da calze blu che tremolavano come quelle d’un ebbro, mostrando il panciotto d’un bianco sporco e la gale di una rozza mussolina spiegazzata che si univa imperfettamente alla cravatta attorcigliata intorno a un collo di tacchino, molti si domandavano se quell’ombra cinese appartenesse o no alla razza audace dei figli di Jafet sfarfaleggianti sul Boulevard Italien. Quale lavoro aveva potuto rattrappirlo così? […] quest’uomo sembrava essere stato uno degli asini del nostro grande mulino sociale, uno di quei perni sui quali avevano girato gli infortuni e le sozzure pubbliche, infine uno di quegli uomini dei quali diciamo, al vederli: “eppure son necessari anche loro”: la Parigi elegante ignora queste facce pallide per le sofferenze morali o fisiche”.

Attraverso al descrizione della sua corporatura, del suo modo di camminare e di vestire, Balzac ci dice tutto del suo personaggio, sia a livello psicologico che sociale.
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