Innanzitutto Scrivere è compiere un rito.
La Scrittura rende medium, è la scrittura che scrive. Se Scrivi per davvero non sei tu a farlo, non si tratta di te. Scrivere è entrare in trance. La Scrittura ti usa, si serve di te come di un traduttore. La Scrittura dà i suoi frutti se non la contraddici, se t’affidi a lei e non obietti, perché quando viene, lei è sovrana, lei è regina della tua mente e più il tuo cuore è puro, meglio lei fa il suo lavoro. E il suo lavoro è anche pulirti, rigenerarti, donarti ciò che tu ancora non sai. Ogni tuo pensiero personale, paradossalmente, diventa interferenza. Perché la Scrittura è come un segnale radio da intercettare, tu il ricevitore, un flusso di parole il suono captato. E non importa che tu prima non comprenda, perché lei sa dove farti andare e se tu t’affidi lei ti ripaga. Quando arriva, tu non opporti. Tu non opporti, ma impara a fluire. Sarà un dolce ballo a guidare i tuoi passi; il tuo orecchio interno, guidato da lei, seleziona per istinto le parole migliori.

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