“Dal momento in cui uno scrive di cose che gli sono successe davvero, entra troppo direttamente nel testo, non lo elabora abbastanza, e corre il rischio di dimenticare che quello che è chiaro per lui, deve esserlo anche per chi legge. Quando le cose sono troppo personali non avviene il transfer attraverso il quale la nostra storia diventa quella in cui il lettore si può identificare. E’ la differenza fra il diario e la letteratura; il diario lo scriviamo per noi stessi, mentre in letteratura la persona che ci sta davanti, il lettore, deve potersi trasformare in noi. Quando però scriviamo di cose troppo personali, è come se non facessimo passare in modo oggettivo il messaggio attraverso il quale chi legge ci potrà capire.”
“Secondo me la domanda principale è “come” qualcosa succederà, e non “che cosa” succederà. Riuscire a trattenere l’attenzione di chi legge sul come e non sul cosa è un problema che deve affrontare qualunque scrittore. E’ nei libri gialli che per lo più ci si chiede soprattutto che cosa succederà, ma dopo che si è finito il libro non ci si pensa più, mentre in altri tipi di romanzo si sa già che cosa avverrà e la domanda essenziale verte sul come. E’ lo stesso nella vita reale; nessuno si preoccupa di che cosa faremo a mezzogiorno, perché sappiamo già che andremo a pranzo. Quello che vogliamo sapere del nostro futuro è come sarà. L’equilibrio fra il che cosa e il come è l’arte dello scrittore.”
“Non insegno a scrivere dall’inizio, ma cerco di dare una visione dall’interno del mestiere letterario. Non insegno scrittura creativa, lavoro con studenti di letteratura e faccio soprattutto lavoro di interpretazione, questo e’ il mio ruolo all’università, fare interpretazione. Attraverso l’interpretazione credo che chi vuol fare lo scrittore possa capire molto”.
Abraham Yehoshua, Il lettore allo specchio.
Quanto uno scrittore è profondamente sincero sulla natura della sua opera, conoscere la sua esperienza di scrittura, entrare nel laboratorio dove vengono concepite le sue idee può essere molto utile a chiunque desideri apprendere l’arte della narrazione scritta. Questo avviene in maniera molto evidente con lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua nel suo libro “Il lettore allo specchio” (Einaudi, Stile Libero).
Rispondi