Corso intensivo sul romanzo filosofico ed esistenziale (dal 1° luglio)

Questo corso intensivo si propone come un percorso di scrittura dedicato al romanzo filosofico, inteso non come genere codificato, ma come forma narrativa capace di interrogare in profondità l’esperienza umana. Attraverso la lettura ragionata di testi che intrecciano speculazione e racconto, esploreremo le possibilità della scrittura romanzesca di dare corpo narrativo a concetti come il senso dell’essere, l’assurdo, la libertà, l’alienazione, il tempo vissuto, la disintegrazione dell’io.

Ogni lezione sarà costruita come un dialogo tra pensiero e invenzione narrativa: analizzeremo tecniche e strutture del romanzo filosofico e, parallelamente, metteremo in pratica strategie di scrittura che diano voce a soggettività inquiete, a coscienze divise, a visioni del mondo lacerate o in trasformazione.

L’obiettivo del corso è portare la filosofia nella scrittura come tensione, domanda, resistenza. Il romanzo sarà esplorato come uno spazio di pensiero incarnato, dove la narrativa diventa gesto speculativo e la forma letteraria si fa domanda aperta sul reale.

Struttura del corso

Lezione 1 – Il romanzo come forma di pensiero: dal romanzo filosofico all’esistenzialismo
Si indaga la natura del romanzo filosofico come costruzione narrativa che non espone un sistema di idee, ma mette in scena un pensiero vivente. Attraverso uno sguardo storico e teorico, si analizzeranno le premesse concettuali e formali che distinguono il romanzo filosofico da altri modelli narrativi, aprendo il laboratorio alla prima riflessione sulla scrittura come gesto di interrogazione.

Lezione 2 – L’assurdo e l’altro da sé: esperienze e modelli narrativi
La seconda lezione affronta la relazione tra soggetto e mondo quando viene meno ogni garanzia di senso. L’assurdo non è solo un contenuto tematico, ma una dinamica narrativa che incide sulla forma, sulla coerenza, sulla voce. Si esploreranno tecniche che rendono la scrittura capace di restituire lo spaesamento, la rottura dell’ordine, l’incontro con l’alterità radicale.

Lezione 3 – L’inferno della coscienza: voce narrativa polifonica
Qui si lavora sullo spazio interiore del personaggio, non come unità psicologica ma come campo di tensione, contraddizione, scissione. La voce narrativa diventa plurale, disturbata, ambigua, e la narrazione si struttura come flusso di coscienza, monologo interiore, moltiplicazione dei punti di vista. La scrittura si confronta con la rappresentazione della coscienza come labirinto in cui si dissolve ogni identità stabile.

Lezione 4 – Voce interiore e tempo vissuto: nel labirinto narrativo
Al centro della lezione vi è l’esperienza temporale come materia del racconto. Il tempo non è più cornice, ma sostanza stessa della narrazione. Si riflette su come la percezione soggettiva del tempo – dilatazione, frattura, ripetizione – influenzi lo stile e la struttura. La scrittura sperimenta forme non lineari, oscillanti, in cui il vissuto si impone alla cronologia.

Lezione 5 – Il romanzo filosofico contemporaneo: una nuova soggettività narrativa
L’ultima lezione si concentra sulle trasformazioni del romanzo filosofico nella contemporaneità, dove la soggettività appare frammentata, iperconsapevole, spesso ironica o disillusa. Si esplorano modalità narrative che ibridano il pensiero filosofico con il linguaggio della cultura di massa, del corpo, del trauma, della tecnologia. La scrittura diventa così uno spazio di resistenza, ironia o deriva, sempre attraversato dalla domanda filosofica.

Titolo del corso: “Corso sul romanzo filosofico ed esistenziale”

Durata: cinque lezioni (dal 1° luglio), per cinque martedì consecutivi dalle 18.00 alle 19.30

Dove: in videoconferenza su Zoom

Costo: 190 euro

Nota: tutte le lezioni saranno videoregistrate e saranno disponibili alla visione in qualsiasi momento

Informazioni ed iscrizioni: ilmestierediscrivere.corsi@gmail.com

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