Diari di scrittura: Georges Simenon
Scrivere è considerata una professione, ma io non la ritengo tale. Io penso che chi non sente di dover essere uno scrittore, chi pensa di poter fare qualcos’altro, allora dovrebbe fare qualcos’altro. Scrivere non è una professione ma una vocazione all’infelicità […] Leggere un certo tipo di romanzi è un po’ come spiare dal buco della serratura per vedere cosa fa e pensa il vicino di casa – ha anche lui lo stesso complesso di inferiorità, gli stessi vizi, le stesse tentazioni? È questo quello che il lettore cerca nell’opera d’arte. Credo che oggi siano aumentate le persone insicure in cerca di sé.
I personaggi
“Scrivere è considerata una professione, ma io non la ritengo tale. Io penso che chi non sente di dover essere uno scrittore, chi pensa di poter fare qualcos’altro, allora dovrebbe fare qualcos’altro”.
Sono daccordo. Molti considerano scrivere una professione. E se fosse un hobby? Una vocazione?
Sopratutto… tantissimi dimenticano che scrivere è anche una forma d’arte.